Dal secondo consiglio, apparso nella precedente puntata, si dirama una serie di considerazioni che devono assumere un ruolo fondamentale per l'edificazione della struttura di vita di chi desidera aspirare al ruolo di recordman nella longevità.
È proprio a causa di tale complessità che l'argomento verrà sviluppato in un capitolo a se stante, quello seguente.
Capitolo 2 - Cercatore di coerenza
L'esplorazione del mondo esterno, prima attività dell'infante, è indispensabile per conoscere la fisicità in cui tutti i viventi trascorrono la propria esistenza. Questa fase conoscitiva, però, non è esente da rischi, per lo meno a partire dal momento in cui il bambino inizia a comprendere i vocaboli e soprattutto i concetti che tali vocaboli sottintendono.
Per essere più espliciti, va tutto bene finché il neonato non è in grado di recepire le boiate che gli propinano gli adulti. Ed è trascurabile anche l'influsso degli eventuali piripiri, pussi-pussi, eccetera. Il rischio inizia a farsi consistente quando le lezioni proposte riguardano il tema del si fa così.
All'interno di questo inesauribile contenitore di saggezza, quello del si-fa-così, si trovano informazioni che possono essere ricavate da:
- La tradizione. A volte, è lo specchio della saggezza popolare, ma in numerosi casi riflette soltanto il conservatorismo più bieco. Per un essere umano all'inizio della propria carriera è pressoché impossibile distinguere una delle due origini dall'altra, soprattutto se teniamo conto del fatto che nessuno degli autoproclamati “maestri di vita” svela il seguente segreto fondamentale.
Buona parte delle cose che ti vengono insegnate, non soltanto non è stata attentamente verificata per la sua attendibilità, ma viene ripetuta a pappagallo senza nemmeno essere intaccata dal dubbio che possa essere verificabile.
Non dobbiamo, poi, dimenticare che se la tradizione, la cui importanza è fondamentale per il mantenimento della memoria storica dell'umanità e della vita sul pianeta, è il più grande ostacolo per l'innovazione che, in alcuni casi, è sintomo di crescita civile. Anche in questo caso il distinguo è fondamentale. Prima di accettare una novità, occorre chiedersi «serve davvero o non serve a niente?» e «facevo più fatica prima, oppure il buco era meglio della pezza?».
- Le paure personali. Queste possono prendere origine da esperienze traumatiche vissute personalmente da uno dei mentori dell'infante, oppure addirittura da insegnamenti ereditati e le cui origini si perdono nel tempo.
Supponiamo che una famiglia, e stiamo parlando di un'epoca che può risalire anche a un secolo fa, abbia vissuto in gravi ristrettezze economiche, tanto da faticare a mettere qualcosa in tavola quotidianamente. Anche se i tempi sono cambiati, la paura di dover “tirare la cinghia” rimane nelle abitudini e, per esempio, un bimbo che mangia come un pescecane, assumendo la forma di un balenottero sembrerà bello e florido. Pertanto ci sarà la tendenza ad abbuffare la creatura come se fosse un'oca all'ingrasso.
Una volta instaurata tale abitudine, soltanto la visione opposta, quella di rifarsi a un'immagine di forma fisica socialmente riconosciuta, potrà spingere il tondeggiante individuo a cercare una silhouette più consona.
Sempre che qualche cardiologo o un simile elemento provocatore non causi un improvviso, senonché traumatico, ravvedimento. A volte, infatti, soltanto un trauma riesce a sovrascrivere su un altro trauma. E fin qui il lieto fine sembrerebbe garantito.
Invece può capitare addirittura di cadere nell'eccesso opposto, con diete ferree che portano da tuttaciccia a pelleossa*.
*Attenzione, leggesi correttamente pelleosssa e non pellerossa, che è tutto un altro discorso (N.d.T.)
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