venerdì 23 ottobre 2015

Martin Weasel intervista Farro, protagonista di Cronache di redazione

Le interviste in deroga di Martin Weasel


In occasione dell'imminente uscita del libro Cronache di redazione...

Intervista a Farro.
A Farro? Beh, sì. Poteva essere diversamente?
Intervista all’autore, è così che si fa.
E chi è l’autore di Cronache di redazione? Flavio Gandini? 
Questo lo crede lui.
Flavio Gandini in realtà è posseduto. Dentro a Flavio Gandini ci sta Ernesto Farro, che con la sua presenza per niente discreta fa scrivere a Gandini quello che vuole e come vuole.
A questo punto era superfluo intervistare l’autore putativo, sembrava più attendibile rivolgersi direttamente all’entità Farro, che tanto avrebbe preso comunque il sopravvento.

Martin Weasel
: Ernesto Farro, da quanto tempo infesta la mente di Flavio Gandini?

ernesto farro
Farro come Entità o come Musa Calliope?
Ernesto Farro: Mi piace questo inizio, caro Martin, perché lei usa le parole più appropriate, con tempismo perfetto. Ancora non so se sia una dote naturale o studiata, comunque, prima di rispondere in termini cronologici, la ringrazio per il complimento: io sono un infestante! Come la camomilla per il frumento.
Sono ciò che dona colore, profumo, proprietà rilassanti a un campo di ordinate e servizievoli spighe.
Lo sa che la camomilla riesce a produrre 5000 semi per pianta?
Ovvio che lo sa, almeno da questo momento, l'ho detto io!
Comunque mi sono silenziosamente inserito nella mente del mio anomalo ghostwriter nel mese di agosto del 2009.

Martin Weasel: E perché ha scelto proprio lui e non uno più simpatico?

Ernesto Farro: Secondo lei alla camomilla è simpatico il frumento? Oppure è attratto dal terreno argilloso, ricco di elementi nutritivi, ma privo di calcare? Non dimentichi che, nonostante il farro sia il più antico tipo di frumento coltivato dall'uomo a partire dal neolitico, io sono come la camomilla, mi installo dove posso crescere bene, anche se mi chiamo Farro.

Martin Weasel: E lei si sente una persona mite e bonaria o si riconosce maggiormente in un carattere insofferente e polemico?

stilnovisti
Farro uno stilnovista contemporaneo? Mah!
Ernesto Farro: Mite e bonario mi sembrano due termini sminuenti. Più che altro sono tenero, romantico e idealista. O meglio, preciso, sono il più recente degli stilnovisti. Come loro ricerco un'espressione nobile e raffinata dei pensieri, celebro gli aspetti interiori delle persone. Da qui deriva la difficoltà nel rendermi comprensibile per il vasto pubblico di oggi, così ho scelto una persona che usasse un linguaggio crudo e immediato, il ghostwriter. Spero, con questa precisazione, di aver completato anche la risposta precedente,
Le faccio un esempio attingendo direttamente da Cronache di redazione: quando Ninfea telefona alla polizia, avrei basato la descrizione delle sue azioni sugli spiritelli primordiali (quelli del Dolce Stil Novo, ha presente?) che si sono impossessati di lei in un momento di debolezza facendole compiere un atto inconsulto, invece il passo è diventato “quell’inconsapevole e stronzissima di Ninfea sta brandendo un telefono cellulare per comunicare con qualcuno”. Capisce la differenza?

Martin Weasel: Umberto Eco esercita l’antipatia positiva, lei ne è capace?

Ernesto Farro: No! Non riuscirei mai a fingere di essere antipatico.

Martin Weasel: Aveva già posseduto qualcuno prima?

Ernesto Farro: Certo e potrei farle anche i nomi, se non fosse contro i miei princìpi. Ma i risultati non sono stati quelli sperati. Le posso, però, offrire uno spunto di riflessione. Provi a cercare i periodi in cui un autore contemporaneo  d'Oltreoceano, molto fecondo, ha avuto un lungo silenzio letterario. Io ero lì, ma non essendo soddisfatto del tramite, non è stato pubblicato nulla.

Martin Weasel: Quindi questo è per così dire il suo esordio letterario

Ernesto Farro: Esattamente.

Martin Weasel: Quale significato non del tutto esplicito vorrebbe che il lettore cogliesse nel suo romanzo?

Ernesto Farro: Che l'eresia si palesa negli atti e non nei pensieri, questi ultimi sono una conseguenza e non il motore. Chiaro?

cronache di redazione
Io tifo per il lupo. Come nel libro Cronache di redazione
Martin Weasel: Vorrebbe spendere due parole a proposito della figura retorica del lupo?

Ernesto Farro: Il lupo è dentro di noi o, almeno, in buona parte di noi. E chi tifa per il peloso e orgoglioso quadrupede, riconosce di conservare ancora un'immagine archetipica interiore di come fosse il Giardino dell'Eden, la Terra di Mezzo, l'Isola che non c'è, chiamiamola come vogliamo.

Martin Weasel: Il romanzo che consiglierebbe a tutti.

Ernesto Farro: Un romanzo? Non saprei proprio. Piuttosto proporrei la lettura dei sonetti di Guido Cavalcanti, seguiti dal saggio interpretativo di Silvia Milani intitolato: Guido Cavalcanti, "Voi che per li occhi mi passaste 'l core".

Martin Weasel: E adesso quello che non consiglierebbe a nessuno.

Ernesto Farro: Il manuale di utilizzo della caldaia che c'è a casa di Gandini. Nessuno dovrebbe conoscerne i reconditi segreti, così come non li conosce lui.

Martin Weasel: Ci butti lì il nome di un autore sopravvalutato

Ernesto Farro: Mio Dio, no! Mi si frantumerebbe 'l core.
Comunque, le posso dire che il Lupo non sopporta Niccolò Ammanniti e la sua visione di un Pianeta-discarica.

freud
Cosa ne penserebbe Freud di questa intervista?
Martin Weasel: La domanda che da anni aspetta che qualcuno le faccia.

Ernesto Farro: Quanti anni hai e quanti ne pensi di avere?

Martin Weasel: Cronache di redazione avrà un seguito?

Ernesto Farro: Sono già in fase di prima stesura due continuazioni che procedono in parallelo. Però ancora non so quale finirà prima, molto dipende dal tramite...

Martin Weasel: L’intervista si conclude qui. Grazie per la sua disponibilità (che trattandosi di un’entità non darei per scontata) per la franchezza (questa già di più) e per non aver parlato in aramaico, come a volte alcune entità si divertono a fare. Auguri per il prossimo lavoro, saremo lieti di leggerlo!

Ernesto Farro: Enochiano, caro Martin, sono un tradizionalista. Per l'aramaico mi servirebbe un'interprete, meglio se madrelingua.

Se volete lasciare un messaggio, compresa una domanda per Ernesto Farro, saremo lieti di rispondere...
Martin Weasel

Flavio Gandini
P.S. L'edizione cartacea di Cronache di redazione sarà in vendita a breve, mentre l'ebook è già disponibile.



venerdì 16 ottobre 2015

Festeggiamo il 1° anno: tutti gli ebook a 0,99 Euro!

Sembra ieri, quando salpavamo per questo viaggio in mare aperto... e invece il calendario "rintocca" già un anno.
E allo scadere dell'anno, si sa, è tempo di bilanci.
Dunque, bilancio di un anno, il primo di questa fantastica avventura trascorsa con voi, tra libri, manoscritti, autori, interviste, recensioni, curiosità e chiacchiere sulla scrittura…
Un bilancio che si dimostra estremamente positivo. 
Grazie anche e soprattutto a voi.
Il nostro entusiasmo è ancora ai vertici e a questo si aggiunge la gioia di aver condiviso con voi tante idee e progetti, e di aver ricevuto il vostro sostegno, l’apprezzamento e moltissime condivisioni.

Per questo vogliamo festeggiare il primo compleanno insieme a voi e, mentre soffiamo sulla prima candelina, vi porgiamo il nostro regalo:

TUTTI GLI EBOOK A 0,99 EURO!

Da oggi, e per un mese intero, potrete trovare su tutti gli store online i seguenti libri al prezzo speciale di 99 centesimi:

http://gevcoraggiodelleidee.blogspot.it/p/cronache-di-redazione-di-flavio-gandini.html
Cronache di redazione
Flavio Gandini
Euro 3,99 Euro 0,99
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Guerrieri stanchi di lottare
Samantha Fumagalli
Euro 3,99 Euro 0,99
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Se la pelle potesse scegliere
Samantha Fumagalli
Euro 3,99 Euro 0,99
compra su Amazon

Grazie, grazie, grazie da tutto lo Staff di G&V!
E che il sogno continui… più bello che mai.

Ivan lo Stupido
Nike
Martin Weasel
Morgana


mercoledì 14 ottobre 2015

Il consulente assatanato

Martin Weasel
Ci sono mestieri che sono più interessanti di altri, poche storie.
FBI
Fare l’agente segreto è più interessante che fare il vigile urbano, e un consulente dell’FBI mi dice meglio di un consulente finanziario. Infatti, la narrativa di genere è più ricca di agenti segreti che di agenti immobiliari. Ma questo non esclude che un contabile possa scrivere come un profiler di Quantico.
Eppure spesso, i contabili scrivono come contabili. E scrivono di loro stessi.
E anche i consulenti finanziari scrivono di loro stessi. E i bancari pure.
Con tutta la simpatia per i bancari, però, mi sento di poter dire, anche a nome di altri, che il bancario-scrittore a volte tende a sovrastimare l’interesse che la vita in filiale può suscitare nel lettore medio.
Intendiamoci, sono stati tratti capolavori intimisti anche dalle esistenze più piatte, ma in genere la cavillosa esposizione delle procedure operative ammazza anche l’attività più avventurosa.
vigile urbano
Nell’ultimo post si parlava del consulente che latita? In questo vi voglio parlare del consulente che esagera.
Non solo. È convinto che l’entusiasmo che mette nel descriverci fino all’ultimo esasperante dettaglio le procedure del suo lavoro sarà pari al nostro nel leggerlo. E che le trepidazioni del protagonista saranno le nostre, come i timori e le speranze, i dubbi e le certezze.
E a volte, anche il terrore. Volete una dimostrazione?
Ecco un esempio di financial-thriller.
Più o meno.

Jeppo si ritrovò seduto sul letto con gli occhi sbarrati che fissavano il buio. (Apro una parentesi: i personaggi dei romanzi dei bancari-scrittori non si chiamano mai Jeppo. Si chiamano Marco Landi,  Bruno Nardi, Guido Giorgi. Cognomi brevi, spesso patronimici, un po’ anonimi, insomma, scelti in modo da poterli confondere facilmente col nome degli altri personaggi. Chiudo la parentesi.). Sudato e col cuore che batteva a mille, si era svegliato di soprassalto da un incubo: un titolo convertibile lo seguiva fino all’orlo di un precipizio e lui era costretto a buttarsi nel vuoto prima ancora di conoscere il prezzo medio ponderato calcolato sui dati della seduta di negoziazione comprese le fasi d’asta.
Con l’idea che il sogno fosse un brutto presagio, Jeppo scostò di colpo le lenzuola aggrovigliate e si precipitò verso il portatile che aveva lasciato in cucina. Schiacciò il tasto d’accensione  e subito nella stanza buia si diffuse la luce azzurrognola dello schermo. Cliccò nervoso fino ad arrivare alla pagina che cercava e scoprì che l’incubo dal quale credeva di essere uscito lo stava aspettando sul video.
Il saldo a fine seduta mostrava una flessione dello 0,61% per il Ftse 100 di Londra mentre a Parigi e a Francoforte la chiusura rimaneva invariata! Doveva chiamare subito Gordon. (Apro una parentesi: gli amici, nei romanzi del bancario-scrittore, non si chiamano mai Gordon. Si chiamano Lando Marchi, Nardo Bruni, Giorgio Guidi. Cognomi brevi, spesso patronimici, un po’ anonimi, insomma scelti in modo da poterli confondere col nome del protagonista).
Erano le tre del mattino, ma l’indice settoriale Stoxx 600 non era riuscito a recuperare il terreno perso e il BTp decennale aveva archiviato la seduta col rendimento all’1,72%, non c’era un minuto da perdere.
Il telefono dall’altro capo suonò a lungo prima che Gordon si decidesse a rispondere.
Maledizione Gordon, è successo!
Ma che diav… ma che ora…
Gordon, ti dico solo questo: Roller Coaster branch exemption!
Non ci fu bisogno di aggiungere altro. Gordon era sveglio adesso, sveglio e in allarme quanto Jeppo.
Dimmi che non è vero!
È vero dannazione, guarda tu stesso.
Gordon ci mise un secondo a controllare.
Per la miseria! È una catastrofe!
Una catastrofe annunciata… dobbiamo fare qualcosa subito…
Ma Gordon ormai era già sul pezzo e si stava dando da fare.
Sto stimando il livello di trend dell’output sull’orizzonte temporale…
Hai determinato la durata delle fasi di contrazione?
Lo sto facendo…
Col cycle dating?
Eccerto, che son cretino?
Roller Coaster era tra le più attive del mercato dei capitali per equità e debito, infatti il suo convertibile con l’offerta follow-on su azioni Crash&Disaster la dava al primo posto in base alle classifiche Nonsense.
Dovevano shortare il sinking fund prima dell’apertura alle Isole Crokodyle. Le contrazioni dell’offerta non li spaventavano, ma al credit crunch non erano preparati. Avrebbero dovuto agire d’astuzia e superare il bank lending channel… anche a nuoto, se fosse stato necessario…

A chi si fosse fatto prendere da questo estratto adrenalinico posso garantire che Gordon e Jeppo, dopo trecento pagine dense di suspence e vari colpi di scena (non a caso a un certo punto compare  un derivato di undicesima classe) riescono a fare non ho capito bene cosa che permette loro di ottenere non ho capito bene cosa affinché non accada non ho capito bene cosa, e quindi tranquilli, il lieto fine è garantito.
Ma a tutti gli altri, quelli che non hanno una soleventiquattrore-dipendenza, e che magari hanno un romanzo nel cassetto, in conclusione, che posso dire?
Che a volte bisogna mettersi nei panni di chi legge?
Che forse è meglio non esagerare?
Potrei mai darvi un consiglio? No di sicuro, il titolo della rubrica parla chiaro. Però un’avvertenza, in questo caso, mi sento scriverla: state attenti alle stock options. Quelle sono davvero bastarde.

Martin Weasel

Altri articoli di Martin Weasel:
Recensione Le Ombre Azzurre
Fermate il libro, voglio scendere
Sono alle Crociate, lasciate un messaggio dopo il bip...

... e ricordati di lasciare un messaggio qui sotto... ;-)

martedì 6 ottobre 2015

Le interviste surreali di Ivan lo Stupido

Oggi sono intimidito, quasi mi verrebbe l'impulso di fare un'intervista seria.
Ma, no! devo riprendermi... Per quanto il testo di cui parleremo sia un saggio di indubbia utilità, non posso lasciarmi corrompere.
Ivan: Buongiorno, Samantha. Il Dossier di Dermoriflessologia Se la pelle potesse scegliere mi è sembrato un po' differente dai libri che hai pubblicato in precedenza. In primo luogo, è sintetico nonostante tratti un argomento che avrebbe potuto riempire un'enciclopedia. Ti senti una grafomane pentita?

Samantha: Stai dicendo che di solito sono prolissa? Va be', per rispondere alla tua domanda, direi che ci sono argomenti che risvegliano in me il dono della sintesi. Come lettrice, mi piace che un manuale sia pratico, esauriente e veloce da consultare, per questo ho cercato di offrire un prodotto con tali caratteristiche.

Ivan: Oppure anche tu sei stata colpita dalla sindrome del lettore che non legge? Secondo me è una bufala, però, a sostenere questa opinione non siamo rimasti in molti. Qual è il tuo parere in proposito?

Samantha: Considerando le oscillazioni delle classificazioni tassonomiche, la crisi cultural-esistenziale, l'estate più torrida degli ultimi novant'anni e le ondate di freddo polare di provenienza equatoriale, direi decisamente di no.

Ivan: E che cosa ne pensi delle auto con il cambio automatico sequenziale?

Samantha: Estrapolando i significati e trasportandoli su un piano parallelo, ti dico che la frase "cambio automatico sequenziale" evoca in me scenari psicologici catastrofici. Vorrei sperare che per le automobili il discorso sia diverso, ma non sono molto ottimista in proposito.

Ivan: Facciamo finta che io sia un tuo lettore, che ci incontrassimo per caso al bar, che ti riconoscessi perché ho visto la tua foto su Internet e che ti chiedessi di autografare il libro che ho appena comprato, che cosa faresti?

Samantha: Prenderei la copia di Harry Potter e l'Ordine delle Fenice, che mi tendi con mano trepidante, farei un autografo con dedica e non ti deluderei svelandoti che non sono J.K. Rowling. Poi salirei sulla mia auto con cambio automatico sequenziale e sgommerei via.
champignon

Ivan: Ora devi convincermi che, per essere più bello di quanto già sono, devo mettermi sott'olio come uno champignon. Che argomenti sfoderereresti?

Samantha: Be', nel tuo caso ti chiederi un atto di generosità. Non potendo renderti più bello di come sei, mi sentirei di proporti qualcosa alla Suskind. Hai presente il libro Il Profumo? Niente di così truce, intendiamoci, ma potresti immergerti per quaranta giorni in olio extravergine d'oliva per cedere una po' della tua essenza e creare così un oleolito miracoloso...

Ivan: Ottima idea, penso però di seguire il tuo consiglio con la prima luna nuova di primavera. Comunque, a parte le questioni personali, tornando al benessere, la mia curiosità mi ha spinto a fare alcune ricerche che mi hanno posto di fronte ad affermazioni di tutti i tipi. Per esempio, ho trovato che il consumo quotidiano di olio d'oliva è di 30 grammi circa al giorno, ma anche che il fabbisogno di vitamina E (che l'olio extravergine di oliva contiene) ne richiederebbe mezzo litro. Come mi devo regolare?

Samantha: Mezzo litro di olio extravergine d'oliva ti "regala" 4000 calorie. Fatti i tuoi conti...

Ivan: Questa saggezza ti deriva dalle conoscenze precedenti o è un dono di natura?

Samantha: Un dono di natura.

Ivan: Devo chiarire un altro dubbio: la Dermoriflessologia, cui anche questo manuale fa capo, è una tecnica olistica. Anche il termine olistico deriva dallo stesso prefisso dell'olio?

Samantha: Per la precisione, la parola olio deriva dal latino olĕum e dal greco élaion e si riferisce a sostanze dotate di untuosità, ovvero grassi liquidi a temperatura ambiente. Mentre il termine olismo viene dal greco hòlos, che significa "tutto intero". Insomma, questa dotta digressione per dirti che la Dermoriflessologia non è un grasso liquido a temperatura ambiente, ma una disciplina che considera l'essere umano un tutt'uno, fatto di corpo e anima. Ho dissipato il tuo dubbio?

Ivan: Chiaro! Ora, la domanda più scontata e crudele: perché, dopo aver pubblicato sette saggi con editori tradizionali, hai optato per l'autopubblicazione? Mi raccomando, sfodera tutta la diplomazia di cui sei capace.

Samantha: La parola diplomazia mi evoca una torta o un politico. Diciamo che scelgo la torta e, se mi inviti a cena, davanti al dessert, risponderò con piacere alla tua domanda. Come la vedi?

Ivan: La torta la vedo bene! E perché hai scelto, per l'edizione cartacea, il formato 14x20?

Samantha: Hai mai sentito parlare di formule matematiche porta fortuna, di combinazioni cabalistiche, di alchimie numeriche? Bene, non c'entrano niente!

Ivan: Infine, visto che sei una promotrice di G&V, vuoi rendere palese il significato di questa sigla?

limoncello
Samantha: Ecco, questo invece c'entra con l'alchimia, quindi te ne parlerò quando arriviamo all'ammazzacaffè.

Ivan: Pertanto, pur terminando quasta intervista con alcuni dubbi irrisolti e con un discreto appetito, non posso fare altro che congratularmi con l'Autrice per la sua sana reticenza, virtù che non ha assolutamente applicato alla stesura del libro che, invece, è chiaro ed esauriente.

Ivan lo Stupido

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giovedì 1 ottobre 2015

Autunno in bellezza

In autunno, si sa, cadono le foglie e con le foglie, spesso, cadono anche i capelli.
Vi chiederete che cosa c’entra questo con un blog che parla di romanzi, scrittura e letteratura…
Già, me lo chiederei anch’io, se non fosse che, quando ho sentito le amiche lamentarsi dell’abbronzatura che svanisce, della pelle che si squama e dei capelli che cadono, mi è venuto in mente il libro Se la pelle potesse scegliere, pubblicato in settembre.
Così mi sono detta: perché non chiedere qualche dritta all’autrice?
Ed eccomi qui, in prima linea, per raccogliere i suggerimenti di Samantha Fumagalli.

Nike: Buongiorno Samantha,
da poche settimane è uscito il tuo libro Se la pelle potesse scegliere, in cui sveli i segreti per mantenere la pelle bella e luminosa attraverso l’alimentazione, uno stile di vita sano e soprattutto l’uso sapiente di oli vegetali, oleoliti e oli essenziali.
Hai voglia di aiutare le nostre lettrici e, perché no, anche i lettori ad affrontare al meglio la nuova stagione?

laboratorio
Samantha: Buongiorno a te e buon autunno a tutti i lettori del bellissimo blog di G&V!
Sono contenta che tu abbia pensato a me per questo compito.
Chiedi pure e vediamo che cosa trovo nel ricettario dell’Alchimista

N: Distillati, macerati, oleoliti, elisir… sì, sembra davvero di essere finiti nel laboratorio di un Alchimista. Dunque, vediamo se, consultando il tuo ricettario, riesci a trovare i rimedi per i tre problemi tipici di questa stagione.

S: Va bene. Spara...

N: Con i primi freddi, la pelle inizia ad assomigliare sempre più all’argilla secca, dobbiamo rassegnarci a guardare l’abisso nel fondo dei crepacci oppure c’è qualcosa che si può fare?

pelle screpolata
S: Be’, l’abisso è sempre molto intrigante da sondare, ma per chi preferisce non farlo attraverso le crepe cutanee, direi che una soluzione c’è e si chiama esfoliazione.
I trattamenti esfolianti, noti come scrub o peeling, servono per rimuovere le cellule morte presenti nello strato superficiale della pelle, in modo da renderla più liscia e luminosa e promuovere il naturale rinnovamento cutaneo.
Una ricetta semplicissima e molto economica, che si può fare in casa, consiste nel miscelare i seguenti ingredienti:
- 2 cucchiaini di miele
- 3 cucchiaini di olio di mandorle dolci (va bene anche l’olio extravergine d’oliva, ma quello di mandorle ha un aroma più gradevole)
- 2 cucchiaini di zucchero integrale di canna (quello fine e pastoso)
- 2 cucchiaino di sale fino
- 1 cucchiaino di limone
Si amalgamano bene tutti gli ingredienti, fino a ottenere un composto omogeneo che si stende sulla pelle bagnata (consiglio di farlo direttamente sotto la doccia, chiudendo il getto dell’acqua per il tempo necessario), poi si massaggia delicatamente per qualche minuto. Alla fine, basta risciacquare il corpo e il gioco è fatto.
Questo esfoliante, naturale e delicato, è adatto anche alla pelle del viso (ovviamente facendo attenzione agli occhi).

olio nutrire la pelle
N: Fantastico! Finalmente una ricetta con tutti i prodotti a portata di… dispensa. Mi metterò all’opera in questo week-end, garantito.
E ora passiamo al secondo problema: l’abbronzatura. Per quanto mi riguarda, è ormai un lontano ricordo, ma per i fortunati che ancora possono vantare un bel colorito ambrato che cosa consiglieresti per farlo durare il più a lungo possibile?

S: L’abbronzatura è una sorta di meccanismo di difesa della pelle nei confronti dei raggi solari, che consiste nella produzione del pigmento melanina da parte di cellule specializzate, i melanociti. Queste cellule si trovano nell’epidermide, che è lo strato più superficiale della pelle, costituito per lo più da cellule che stanno terminando o hanno terminato il loro ciclo vitale. Per questo l’abbronzatura svanisce alla svelta. Conviene farsene una ragione: nel giro di un mese l’epidermide si rinnova completamente e, senza nuove esposizioni al sole, si torna al colorito naturale.
Più che di prolungare l’abbronzatura, quindi, si dovrebbe parlare di evitare di scolorirsi anzitempo e per farlo occorre mantenere la pelle idratata e nutrita; innanzitutto, bevendo molta acqua per idratarsi dall’interno.
Per le cure esterne, invece, è ottimo l’oleolito di carota, che nutre la cute e stimola la produzione di melanina, da alternare all’olio di avocado, ricco di vitamine liposolubili, steroli e lecitine, che ha un alto potere rigenerante e ristrutturante.

caduta capelli
N: Bene, siamo arrivati all’ultimo quesito: i capelli. Si dice che perderne anche 100 al giorno sia fisiologico e non si rischia la calvizie. Cosa facciamo, allora, li contiamo per scoprire se siamo dentro i limiti o c’è qualche trucco nel tuo ricettario magico?

S: A contarli si rischia la calvizie per nevrosi! Meglio optare per un rimedio dolce, che male non fa, in ogni caso.
Un alleato eccezionale dei capelli è l’olio essenziale di rosmarino: attiva la circolazione sanguigna, disinfiamma, tonifica e purifica la pelle. Dopo lo shampoo, si applicano 3-4 gocce di essenza pura direttamente sul cuoio capelluto ancora bagnato e si massaggia delicatamente per cinque-dieci minuti, muovendo la cute con i polpastrelli (non strofinare), preferibilmente a testa in giù. Prima del lavaggio, invece, si può intervenire con l’olio di cocco: con cute e capelli umidi, massaggiare piccole dosi di olio di cocco sul cuoio capelluto, come antiforfora e anticaduta, e applicare generosamente sul resto della chioma, per ricostituire il fusto e contrastare le doppie punte. Lasciare agire mezz’ora e poi procedere al normale lavaggio.

N: Sembra tutto molto semplice e veloce…

S: Lo è. Pochi minuti, due o tre volte alla settimana, possiamo trovarli anche noi, figli della fretta e dell’alta velocità.

N: Sarebbe meglio imparare uno stile slow life, però.

S: Sì, Nike, ma quella è un’altra storia.

N: Già, e forse un altro libro…

S: …

N: Arrivederci, Samantha. E grazie!

S: Grazie a te. Alla prossima.

Per saperne di più:
Se la pelle potesse scegliere

Samantha Fumagalli
Libro: Euro 10,00

IBS
Ebook: Euro 3,99