I libri perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito.
Carlos Ruiz Zafón
da "L'ombra del vento"
- Abel
- Anime in trappola
- Conosci il tuo Animale Totem
- Cronache di redazione
- Gli influssi del tempo sull'umore
- Guerrieri stanchi di lottare
- Il meraviglioso potere dei sogni
- il pensiero che guarisce
- Il Varco
- L'anima svelata
- Le ombre azzurre
- Maranero
- se la pelle potesse scegliere
- Stress da superlavoro: capire i messaggi del corpo
giovedì 20 luglio 2017
domenica 16 luglio 2017
Il Varco
Aveva continuato a scendere e scendere, molto più di quanto non fosse salito. Stava facendo buio.
Quando si ritrovò in una brughiera capì che si era perso.
Dove sono finito? si domandò guardandosi attorno.
“Hai passato il Varco ragazzo, sei in un altro mondo.”
Chi aveva parlato? Si voltò e la vide. Non era possibile. È un’allucinazione, pensò. Ma quella gli si rivolgeva come se lo conoscesse.
“Sei stato scelto per una missione amico, devi venire con me.”
Tanto è un incubo, si disse, prima o poi mi sveglierò…
La seguì nel bosco, lungo un sentiero che li portò a un capannone isolato.
“Entra.” E lui entrò, diffidente.
Non riuscì a capire subito. Lo spettacolo che gli si presentò non se lo sarebbe più scordato, anche fosse stato un’invenzione della sua mente allucinata.
“Devi liberare i bambini e riportarli oltre il Varco, perché qui fanno una brutta fine…"
Quando si ritrovò in una brughiera capì che si era perso.
Dove sono finito? si domandò guardandosi attorno.
“Hai passato il Varco ragazzo, sei in un altro mondo.”
Chi aveva parlato? Si voltò e la vide. Non era possibile. È un’allucinazione, pensò. Ma quella gli si rivolgeva come se lo conoscesse.
“Sei stato scelto per una missione amico, devi venire con me.”
Tanto è un incubo, si disse, prima o poi mi sveglierò…
La seguì nel bosco, lungo un sentiero che li portò a un capannone isolato.
“Entra.” E lui entrò, diffidente.
Non riuscì a capire subito. Lo spettacolo che gli si presentò non se lo sarebbe più scordato, anche fosse stato un’invenzione della sua mente allucinata.
“Devi liberare i bambini e riportarli oltre il Varco, perché qui fanno una brutta fine…"
P.M. Mucciolo ha partecipato con il romanzo Le Ombre Azzurre al torneo letterario IoScrittore 2011, organizzato dal Gruppo editoriale Mauri
Spagnol, vincendo la pubblicazione in ebook. Nel 2016 è uscito l'attesissimo seguito: Abel.
Dice di sé, con una punta d'ironia: “Scrivo perché sono grafomane. Scrivo racconti, romanzi, saghe, cartelle cliniche, lettere di protesta, lettere agli amici e anche agli sconosciuti. Le cartelle cliniche e le lettere agli sconosciuti hanno molto successo”.
Dice di sé, con una punta d'ironia: “Scrivo perché sono grafomane. Scrivo racconti, romanzi, saghe, cartelle cliniche, lettere di protesta, lettere agli amici e anche agli sconosciuti. Le cartelle cliniche e le lettere agli sconosciuti hanno molto successo”.
Lo trovi su:
venerdì 14 luglio 2017
La fisica vacilla, ma il bombo se ne frega
La scienza dovrebbe essere un sostegno, una certezza per chi sapendo di non sapere, cerca di abbeverare la propria mente a una fonte attendibile di verità.
Ma, a volte, (temo fin dagli albori dell'umanità) il passaparola e le dicerie hanno la meglio anche sulle prove più attendibili.
Tra le tante voci che corrono ce n'è una che ci ha incuriosito più delle altre:
il bombo (simpatico insettone facile da incontrare in questa stagione alle nostre latitudini), per la sua struttura e per le sue prestazioni fisiche non dovrebbe essere in grado di volare.
In pratica, si sposta volteggiando nell'aeriforme elemento soltanto perché, ignorante, non conosce le leggi della fisica.
martedì 11 luglio 2017
Odio i dentisti
Cari lettori,
mi chiamo Oscar Durango e sono un dentista rinnegato.
E questo che vuole? direte voi. Niente, ma intanto, questa cosa del dentista vi ha già incuriosito. Rinnegato, poi, che è ancora più promettente, hai visto mai che si penta... Perché tutti odiano i dentisti, li odio anch’io, soprattutto quelli troppo investiti della loro missione.
Ah bene, e allora per redimerti che fai, scrivi cose? ci smoccoli dentro le tue frustrazioni? scrivi di dentisti?
Solo questa volta, giuro, e non scrivo, sono solo il protagonista.
Comunque anche un dentista può essere uno spunto. Dipende da dove lo metti. Se lo fai finire in un altro mondo, può essere quantomeno bizzarro. Non tanto per l’altro mondo, ovvio. Se gli fai scavallare un confine assieme a una volpe e lo porti in un posto dove i bambini li allevano come polli di batteria, anche un dentista rinnegato può diventare altro, magari anche un eroe. Uno a cui è stata affidata davvero una missione, difficile e strana...
"Dove sono finito?"
"Hai passato il Varco, ragazzo, sei in un altro mondo."
Ecco, potrebbe presentarsi così, praticamente in mutande, Doc, il protagonista de Il Varco, ultimo romanzo di P.M. Mucciolo. Disarmato e (anche troppo) sincero. Disilluso, onesto, anzi un po’ fesso. Un campione speciale di fragilità umana, unico come un fiocco di neve. Un dentista - come senz’altro non ne avete mai conosciuti – che a un certo punto della sua scombinata esistenza si trova a fare una scelta così importante da potersi definire "una questione di vita o di morte", e questa scelta sarà solo l’accesso alla prima stanza sulla quale si aprono altre porte, in quel gioco di rivelazioni nelle rivelazioni che piacciono tanto all’autrice.
Ma Il Varco è un romanzo scritto con leggerezza, è un’allegoria, è fantasia, ha risvolti drammatici e dialoghi esilaranti, sconfina nell'orrifico e poi si rimette in carreggiata, è una piccola avventura, è un viaggio...
E come un piacevole viaggio, anche lui potrebbe lasciarvi qualcosa, magari piccolo come un dettaglio, da ricordare.
mi chiamo Oscar Durango e sono un dentista rinnegato.
E questo che vuole? direte voi. Niente, ma intanto, questa cosa del dentista vi ha già incuriosito. Rinnegato, poi, che è ancora più promettente, hai visto mai che si penta... Perché tutti odiano i dentisti, li odio anch’io, soprattutto quelli troppo investiti della loro missione.
Ah bene, e allora per redimerti che fai, scrivi cose? ci smoccoli dentro le tue frustrazioni? scrivi di dentisti?
Solo questa volta, giuro, e non scrivo, sono solo il protagonista.
Comunque anche un dentista può essere uno spunto. Dipende da dove lo metti. Se lo fai finire in un altro mondo, può essere quantomeno bizzarro. Non tanto per l’altro mondo, ovvio. Se gli fai scavallare un confine assieme a una volpe e lo porti in un posto dove i bambini li allevano come polli di batteria, anche un dentista rinnegato può diventare altro, magari anche un eroe. Uno a cui è stata affidata davvero una missione, difficile e strana...
"Dove sono finito?"
"Hai passato il Varco, ragazzo, sei in un altro mondo."
Ecco, potrebbe presentarsi così, praticamente in mutande, Doc, il protagonista de Il Varco, ultimo romanzo di P.M. Mucciolo. Disarmato e (anche troppo) sincero. Disilluso, onesto, anzi un po’ fesso. Un campione speciale di fragilità umana, unico come un fiocco di neve. Un dentista - come senz’altro non ne avete mai conosciuti – che a un certo punto della sua scombinata esistenza si trova a fare una scelta così importante da potersi definire "una questione di vita o di morte", e questa scelta sarà solo l’accesso alla prima stanza sulla quale si aprono altre porte, in quel gioco di rivelazioni nelle rivelazioni che piacciono tanto all’autrice.
Ma Il Varco è un romanzo scritto con leggerezza, è un’allegoria, è fantasia, ha risvolti drammatici e dialoghi esilaranti, sconfina nell'orrifico e poi si rimette in carreggiata, è una piccola avventura, è un viaggio...
E come un piacevole viaggio, anche lui potrebbe lasciarvi qualcosa, magari piccolo come un dettaglio, da ricordare.
Lo trovi su:
Vuoi dare una sbirciata?
Oh... non resisto! Ti ho anticipato una grande sorpresa, ma non sto nella pelle.
Sì, lo so, sono troppo impaziente, come quando sai che tra poco scarterai i regali di Natale, ma devi aspettare il momento giusto.
Ma forse anche tu sei una persona curiosa come me...
E allora diamo insieme una sbirciatina dietro la tenda, chissà che non indoviniamo che cosa cela...
Hai indovinato? No? Allora abbi ancora un poco di pazienza... soltanto qualche ora...
Sì, lo so, sono troppo impaziente, come quando sai che tra poco scarterai i regali di Natale, ma devi aspettare il momento giusto.
Ma forse anche tu sei una persona curiosa come me...
E allora diamo insieme una sbirciatina dietro la tenda, chissà che non indoviniamo che cosa cela...
Hai indovinato? No? Allora abbi ancora un poco di pazienza... soltanto qualche ora...
domenica 9 luglio 2017
Ti svelo un segreto...
Estate. Tempo di sole, di mare, di amori, di risate e misteri e... sorprese!
Visto che al sole e al mare ci pensa la natura e gli amori non te li possiamo certo procurare noi di G&V, abbiamo pensato di regalarti qualche risata, tanto mistero e una fantastica sorpresa!
Quindi seguici, perché fra poco, anzi pochissimo, riceverai la nostra sorpresa!
Ovviamente, il segreto che ti sto svelando non è che l'estate è tempo di vacanze ecc... questo lo sai già... ma è che ti stiamo preparando la sorpresa...
Visto che al sole e al mare ci pensa la natura e gli amori non te li possiamo certo procurare noi di G&V, abbiamo pensato di regalarti qualche risata, tanto mistero e una fantastica sorpresa!
Quindi seguici, perché fra poco, anzi pochissimo, riceverai la nostra sorpresa!
Ovviamente, il segreto che ti sto svelando non è che l'estate è tempo di vacanze ecc... questo lo sai già... ma è che ti stiamo preparando la sorpresa...
lunedì 3 luglio 2017
Il piacere del romanzo
Il vero piacere del romanzo è tutto nella scoperta di questa intimità paradossale: l'autore e io...
La solitudine della scrittura che invoca la resurrezione del testo attraverso la mia voce muta e solitaria.
Daniel Pennac
La solitudine della scrittura che invoca la resurrezione del testo attraverso la mia voce muta e solitaria.
Daniel Pennac
sabato 1 luglio 2017
Testimonianza delicata
Preferisco pensare alla scrittura come ad una testimonianza delicata, un gesto di affetto nei riguardi di una memoria che se ne va e muore anzitempo. Una esperienza che ti fa cambiare l'angolo dello sguardo, un arricchimento di prospettive. Accompagnata forse da un infantile desiderio di seduzione. Ma fuori dei canoni, dentro le allegre invenzioni di una mente inquieta.
Dacia Maraini
Dacia Maraini
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