- Abel
- Anime in trappola
- Conosci il tuo Animale Totem
- Cronache di redazione
- Gli influssi del tempo sull'umore
- Guerrieri stanchi di lottare
- Il meraviglioso potere dei sogni
- il pensiero che guarisce
- Il Varco
- L'anima svelata
- Le ombre azzurre
- Maranero
- se la pelle potesse scegliere
- Stress da superlavoro: capire i messaggi del corpo
domenica 23 dicembre 2018
Non solo Natale
In questi giorni, in cui molti sono preda dell'ansia per dover incastrare impegni di lavoro, familiari e festivi, consiglio di ricavarsi cinque minuti per leggere questa riflessione che Bertrand Russell (filosofo, matematico, attivista e scrittore gallese, vissuto dal 1872 al 1970) ha scritto nel 1932 e che è ancora quantomai attuale.
Il brano è tratto dalla sua raccolta di saggi pubblicata nel 1935 e intitolata ELOGIO DELL'OZIO.
«Come molti uomini della mia generazione, fui allevato secondo i precetti del proverbio che dice “l’ozio è il padre di tutti i vizi”. Poiché ero un ragazzino assai virtuoso, credevo a tutto ciò che mi dicevano e fu così che la mia coscienza prese l’abitudine di costringermi a lavorare sodo fino a oggi. Ma sebbene la mia coscienza abbia controllato le mie azioni, le mie opinioni subirono un processo rivoluzionario.
Io penso che in questo mondo si lavori troppo, e che mali incalcolabili siano derivati dalla convinzione che il lavoro sia cosa santa e virtuosa; insomma, nei moderni paesi industriali bisogna predicare in modo ben diverso da come si è predicato sinora
Voglio dire, in tutta serietà, che la fede nella virtù del lavoro provoca grandi mali nel mondo moderno, e che la strada per la felicità e la prosperità si trova invece in una diminuzione del lavoro.
Il concetto del dovere, storicamente parlando, è stato un mezzo escogitato dagli uomini al potere per indurre altri uomini a vivere per l’interesse dei loro padroni anziché per il proprio.
L’ozio è essenziale per la civiltà e nei tempi antichi l’ozio di pochi poteva essere garantito soltanto dalle fatiche di molti. Tali fatiche avevano però un valore non perché il lavoro sia un bene, ma al contrario perché l’ozio è un bene.
La tecnica moderna ci consente di distribuire il tempo destinato all’ozio in modo equo, senza danno per la civiltà. Se il salariato lavorasse quattro ore al giorno, ci sarebbe una produzione sufficiente per tutti e la disoccupazione finirebbe, sempre che si ricorra a un minimo di organizzazione.
Questa idea scandalizza la gente perbene, convinta che i poveri non sappiano che farsene di tanto tempo libero. In un mondo, invece, dove nessuno sia costretto a lavorare più di quattro ore al giorno, ogni persona dotata di curiosità scientifica potrebbe indulgervi. Soprattutto ci sarebbe nel mondo molta gioia di vivere invece di nervi a pezzi, stanchezza e dispepsia. Il lavoro richiesto a ciascuno sarebbe sufficiente per farci apprezzare il tempo libero, e non tanto pesante da esaurirci. E non essendo esausti, non ci limiteremmo a svaghi passivi e vacui. Almeno l’uno per cento della popolazione dedicherebbe il tempo non impegnato nel lavoro professionale a ricerche di utilità pubblica e, giacché tali ricerche sarebbero disinteressate, nessun freno verrebbe posto alla originalità delle idee.
Ma i vantaggi di chi dispone di molto tempo libero possono risultare evidenti anche in casi meno eccezionali. Uomini e donne di media levatura, avendo l’opportunità di condurre una vita più felice, diverrebbero più cortesi, meno esigenti e meno inclini a considerare gli altri con sospetto.
La smania di far la guerra si estinguerebbe in parte per questa ragione, e in parte perché un conflitto implicherebbe un aumento di duro lavoro per tutti.
Il buon carattere è, di tutte le qualità morali, quella di cui il mondo ha più bisogno, e il buon carattere è il risultato della pace e della sicurezza, non di una vita di dura lotta.
I moderni metodi di produzione hanno reso possibile la pace e la sicurezza per tutti; noi abbiamo invece preferito far lavorare troppo molte persone, lasciandone morire di fame altre.
Perciò abbiamo continuato a sprecare tanta energia quanta ne era necessaria prima dell’invenzione delle macchine; in ciò siamo stati idioti, ma non c’è ragione per continuare a esserlo.»
Tra i propositi per l'anno nuovo potremmo mettere quello di lavorare meno e vivere di più e più felici, e dovremmo fare in modo che questo proposito si realizzi, a dispetto di tutte le convenzioni sociali e i poteri forti che sembrano renderlo impossibile.
Buone feste e felice 2019!
domenica 25 novembre 2018
Aforismi del buongiorno
«Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore e uniche coloro che usano entrambi.»
Rita Levi Montalcini
mercoledì 21 novembre 2018
Il freddo sta arrivando...
"L’inverno è il tempo del conforto, del buon cibo, del tocco di una mano amica e di una chiacchierata accanto al fuoco: è il tempo della casa."
Edith Sitwell
domenica 4 novembre 2018
Conosci il tuo Animale Totem #1 più venduto
E le belle notizie continuano... l'ebook Conosci il tuo Animale Totem di Samantha Fumagalli è il più venduto su Amazon in Spiriti guida, angeli e medianità.
Grazie a tutti i lettori!
mercoledì 31 ottobre 2018
Fantasmi, again...
A noi di Hallowen ci importa poco, però i fantasmi sono sempre un bell'argomento.
Questo, per dire, l'ho fotografato io
(che sono un burlone)
- Potevi farla un po' più chiara 'sta foto, Martin...
- Be' ma non è che il tipo si sia messo proprio in posa... ho scattato al volo, prima che si avvicinasse troppo...
- Sei il solito cazzaro Martin...
- See vabbé...
sabato 27 ottobre 2018
Se...
Se
Se saprai mantenere la testa quando
tutti intorno a te la perdono,
e te ne fanno colpa,
se saprai avere fiducia in te stesso
quando tutti ne dubitano,
tenendo però considerazione anche del
loro dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti di
aspettare,
o essendo calunniato, non rispondere
con calunnia,
o essendo odiato, non dare spazio
all’odio,
senza tuttavia sembrare troppo buono,
né parlare troppo saggio.
Se saprai sognare, senza fare del sogno
il tuo padrone,
se saprai pensare, senza fare del
pensiero il tuo scopo,
se saprai confrontarti con Trionfo e
Rovina
e trattare allo stesso modo questi due
impostori.
Se riuscirai a sopportare di sentire le
verità che hai detto
distorte dai furfanti per abbindolare
gli sciocchi,
o a guardare le cose per le quali hai
dato la vita, distrutte,
e piegarti a ricostruirle con i tuoi
logori arnesi.
Se saprai fare un solo mucchio di tutte
le tue fortune
e rischiarlo in un unico lancio a testa
e croce,
e perdere, e ricominciare di nuovo dal
principio
senza mai far parola della tua perdita.
Se saprai serrare il tuo cuore, i tendini
e i nervi
nel servire il tuo scopo, quando sono da
tempo sfiniti,
e saprai tenere duro quando in te non c’è
più nulla
oltre la Volontà che dice loro:
“Tenete duro!”.
Se saprai parlare alle folle senza
perdere la tua virtù,
o passeggiare con i Re, rimanendo te
stesso,
se né i nemici né gli amici più cari
potranno ferirti,
se per te ogni persona conterà, ma
nessuno troppo.
Se saprai riempire ogni inesorabile
minuto
dando valore a ognuno dei sessanta
secondi,
Tua sarà la Terra e tutto ciò che è
in essa,
e, quel che più conta, sarai un Uomo,
figlio mio!
Joseph Rudyard Kipling (1865 – 1936) scrittore britannico
(autore di Il libro della giungla, Capitani coraggiosi)
giovedì 25 ottobre 2018
Aforismi del buongiorno
«Qualunque decisione tu abbia preso per il tuo futuro, sei autorizzato, e direi incoraggiato, a sottoporla ad un continuo esame, pronto a cambiarla, se non risponde più ai tuoi desideri».
Rita Levi Montalcini
mercoledì 24 ottobre 2018
Tempo di Halloween
Halloween è una festività di origine celtica, ma non è estranea alla tradizione italiana, dove compare come Notte delle Lumere. Si tramanda che durante questa notte si costruissero figure e maschere con le sembianze di teschi, per esorcizzare l'idea della morte nei giorni in cui il mondo dei vivi entrava in contatto con quello dei defunti.
In questo periodo dell'anno, in cui il freddo si avvicina, le giornate si accorciano e tutto è avvolto in un'atmosfera misteriosa, cosa c'è di meglio che leggere un bel thriller?
In promozione per Halloween l'ebook ANIME IN TRAPPOLA di Samantha Fumagalli a € 1,99 (al posto che 3,99)
Link
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Ibs
Due parole sul romanzo
Il filosofo, la strega, il musicista, il cultural-creativo, la seduttrice, il pragmatico, l'anima tormentata, il gaudente. Personaggi diversi tra loro, ma con un collante eccezionale: l'amicizia.
Tutto inizia con uno strano presagio e con il ritrovamento di un corpo marchiato a fuoco con un macabro simbolo. La speranza che si tratti di una coincidenza è destinata a non durare e gli otto amici, partiti per una vacanza in montagna a Brunico, devono intraprendere un'indagine serrata, che metterà in crisi il concetto di cosa sia reale e cosa non lo sia.
Una catena di omicidi inspiegabili, uno spietato individuo e un piano diabolico.
Quali sono le vere cause di decessi apparentemente naturali?
Qual è il significato del simbolo?
E tu, cosa faresti se il soprannaturale invadesse la tua esistenza e minacciasse la tua stessa vita?
martedì 23 ottobre 2018
Amo l'autunno...
"Amo l’autunno, triste stagione che si addice ai ricordi. Quando gli alberi non hanno più foglie, quando il cielo serba ancora al crepuscolo il color rosso che indora l’erba appassita, è dolce guardare spegnersi ciò che prima brillava in noi.”
Incipit del racconto Novembre di Gustave Flaubert.
domenica 21 ottobre 2018
Non ditelo a nessuno!
Buona domenica!
Abbiamo scoperto casualmente che alcuni store online hanno messo in promozione per Halloween l'ebook ANIME IN TRAPPOLA di Samantha Fumagalli a € 1,99 (al posto che 3,99)... non ditelo a nessuno! 😂
... ma se qualcuno vuole, può approfittarne... 😉
Amazon
sabato 13 ottobre 2018
La pioggia, all'alba...
«La pioggia, poco prima dell’alba, si era trasformata in nevischio e al mattino grossi fiocchi cadevano dal cielo, stendendo sulle strade un manto bianco e soffice.
Alle dieci, la casa era ancora avvolta nel silenzio e non un’anima si aggirava tra le sue mura.
Quando Fausto aprì gli occhi, Viviana dormiva ancora profondamente. Muovendosi con cautela, per non disturbarla, fece la doccia, si vestì e scese in cucina. Il digiuno della sera precedente iniziava a farsi sentire.
Aspettava che venisse pronto il caffè, quando udì un leggero tamburellare sul vetro della portafinestra che dava sul portico esterno».
Estratto dal romanzo ANIME IN TRAPPOLA di Samantha Fumagalli. Un mystery tutto da scoprire, intriso di esoterismo e psicologia, con una spruzzata di soprannaturale, una spolverata noir e uno sfondo leggermente goticheggiante.
Un romanzo che mette l'amicizia in posizione di rilievo. E anche l'amore, ovviamente.
Di cosa parla? Di un gruppo di amici in vacanza a Brunico, ai mercatini di Natale, di uno strano presagio e del ritrovamento di due cadaveri. Tutto farebbe pensare a decessi naturali, se non fosse per quel macabro simbolo tatuato sui corpi...
La domanda che corre tra le pagine del libro è: "Che cosa faresti se il soprannaturale entrasse prepotentemente nella tua esistenza e minacciasse la tua stessa vita?"
Continua a leggerlo su Amazon o su qualsiasi store online.
Disponibile anche in cartaceo:
giovedì 11 ottobre 2018
Piove
Dal romanzo ANIME IN TRAPPOLA
di SAMANTHA FUMAGALLI
Continua a leggerlo su Amazon o su qualsiasi store online.
Disponibile anche in cartaceo:
mercoledì 10 ottobre 2018
Senza maschere
Spogliati
Spogliati tutta,
mostrami serena le rughe
le tue piaghe,
non temere
anch’io sono ferito
spaventato dalla vita.
Strappa con rabbia
i veli adornanti
e le maschere di ghiaccio
che occultano lividi,
mostrati fiera
nei tuoi lineamenti.
Quando sarai spoglia
come un albero d’autunno,
quando sarai nuda
ed indifesa come un bambino,
ti mostrerò le mie ricchezze
nascoste in un forziere di vetro.
Solo allora ti donerò sincero
tutta la mia fragilità
le mie insicurezze
le paure ancestrali
le impurità nascoste,
ti porgerò poi con amore,
sopra un vassoio di rose bianche,
la verginità della mia anima
Ernesto Guevara de la Serna
sabato 6 ottobre 2018
Aforisma del buongiorno
«Il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori. Non ha importanza che siano religiosi oppure laici. I giovani devono credere in qualcosa di positivo e la vita merita di essere vissuta solo se crediamo nei valori, perché questi rimangono anche dopo la nostra morte.»
Rita Levi Montalcini
Rita Levi Montalcini
sabato 29 settembre 2018
Il #1 più venduto
Un amico ci ha scritto facendoci le congratulazioni perché ieri,
navigando su Amazon per acquistare dei libri, ha scoperto che GUERRIERI
STANCHI DI LOTTARE di SAMANTHA FUMAGALLI è il il #1 PIÙ VENDUTO nelle
categorie PSICOLOGIA e MISTICISMO, e ci ha mandato questa foto per
dimostrarcelo... 😮
Be', cosa possiamo dire? GRAZIE! ❤️
E condividere la gioia con tutti voi!
A chi è stato insegnato che la vita è fatta di lotte continue, e pensa che il mondo sia un luogo ostile, e teme di essere circondato da nemici, ma nonostante tutto sente che una parte di sé si ribella a queste idee, perché crede che là fuori ci sia molto di più, ci sia un'esistenza fatta di gioia e colori e giochi e risate... be' allora questo libro può essere utile... Perché quando un guerriero comprende il nonsenso della guerra e capisce che la lotta non porta a un mondo migliore, giunge il tempo di cambiare strategia. E per farlo deve smuovere qualcosa dentro di sé e far pulizia dei vecchi credo al fine di aprirsi a nuove possibilità.
Be', cosa possiamo dire? GRAZIE! ❤️
E condividere la gioia con tutti voi!

A chi è stato insegnato che la vita è fatta di lotte continue, e pensa che il mondo sia un luogo ostile, e teme di essere circondato da nemici, ma nonostante tutto sente che una parte di sé si ribella a queste idee, perché crede che là fuori ci sia molto di più, ci sia un'esistenza fatta di gioia e colori e giochi e risate... be' allora questo libro può essere utile... Perché quando un guerriero comprende il nonsenso della guerra e capisce che la lotta non porta a un mondo migliore, giunge il tempo di cambiare strategia. E per farlo deve smuovere qualcosa dentro di sé e far pulizia dei vecchi credo al fine di aprirsi a nuove possibilità.
martedì 25 settembre 2018
Il coraggio di ribellarsi
«Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi».
Rita Levi Montalcini
lunedì 24 settembre 2018
Autunno, tempo di scelte
L'autunno ci invita a scegliere cosa tenere e cosa eliminare, cosa lasciar morire e cosa far sopravvivere, come fa la natura in questa stagione per preparare la nuova vita.
Alcune parti di noi moriranno spontaneamente, altre dovremo decidere di sacrificarle.
Analogamente alcune parti di noi continueranno a vivere naturalmente e altre richiederanno le nostre cure e attenzioni.
Non è un caso che l'equinozio d'autunno coincida con l'inizio del segno zodiacale della Bilancia, il cui compito è appunto quello di scegliere.
Per scegliere abbiamo bisogno di intelligenza e sentimento.
Nel segno della Bilancia, vediamo che l'intelligenza viene conferita da Saturno (pianeta in esaltazione), e il sentimento da Venere (pianeta in domicilio).
La ragione permette di valutare i pro e i contro di una determinata scelta in modo logico e anche utilitaristico, mentre il sentimento permette di ascoltare anche le ragioni del cuore.
L'autunno è il momento di affinare l'arte del discernimento per separare il puro dall'impuro, l'utile dall'inutile, il salutare dal nocivo, la cosa morta dalla cosa viva.
Auguri di buone scelte e di un felice autunno!
domenica 23 settembre 2018
martedì 18 settembre 2018
domenica 16 settembre 2018
Il tempo è gratis ma è senza prezzo
"Il tempo è gratis ma è senza prezzo.
Non puoi possederlo ma puoi usarlo.
Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo.
Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro."
Harvey MacKay, scrittore, giornalista, americano
mercoledì 12 settembre 2018
Il SenzaVoce
Titolo strano per un romanzo per ragazzi e nome originale per il protagonista di questa storia fantasy.
Nell'immaginario regno di Sirràdh, un mondo maltrattato dai soprusi della magia e dove si è spento persino il respiro del vento, il SenzaVoce è un ragazzino senza più casa, con il viso sporco di fuliggine e un berretto sgualcito. Questo ragazzino vivace e furbo, che nonostante non parli si fa comprendere benissimo a gesti, ci catapulterà subito in una fantastica e pericolosa avventura insieme al principe Odrem e due suoi amici.
Il SenzaVoce non ha idea di dove lo condurranno le mille peripezie che affronterà, ma segue la sua strada con una singolare fiducia nella vita.
Questa è una storia che parla dell'uso che si può fare della magia, di amicizia e dell’importanza di dare voce alla propria identità. E soprattutto ci insegna che le apparenze possono ingannare e giungendo alla fine del racconto scopriremo che dietro il silenzio del SenzaVoce si nasconde un segreto...
Un libro per ragazzi di tutte le età, firmato da una voce nuova e interessante nel panorama editoriale: Maria Fazio.
Buona lettura!
Disponibile in versione cartacea e in ebook.
venerdì 31 agosto 2018
Accettare se stessi e il destino
«Sorridere è vivere come un'onda o una foglia, accettando la sorte.
È morire a una forma e rinascere a un'altra.
È accettare, accettare se stessi e il destino».
Cesare Pavese
È morire a una forma e rinascere a un'altra.
È accettare, accettare se stessi e il destino».
Cesare Pavese
domenica 26 agosto 2018
Una badilata di letame non si nega a nessuno
Questa mattina, dopo le abluzioni di rito (lo specifico perché non vorrei mai che si pensasse...), scarico la posta elettronica e trovo un interessante comunicato intitolato NUOCE GRAVEMENTE ALL’IGIENE (INTIMA) di cui riporto, me ne scuso con l'autore, alcuni brani.
Ci sono fenomeni incomprensibili nel mondo moderno. No, non sto parlando della politica italiana, parlo di fenomeni di costume, anzi di consumo per me difficili da comprendere. L’Italia è un paese ricco di montagne e di sorgenti di acqua buonissima. Basta camminare per le nostre Alpi, Appennini, colline. Questa acqua arriva più o meno in tutte le case italiane, eppure siamo i primi consumatori in Europa di acqua minerale, con 206 litri a testa e 250 marchi differenti. Effetto del marketing incessante? Boh.
E, fin qui, non ci trovo niente di strano. D'altra parte, anche a casa mia, i rubinetti ci sono e non li usiamo come fermacarte. Ma, galeotto fu il rubinetto, proseguo a leggere l'articolo...
Altro fenomeno per me incomprensibile è l’uso massiccio di carta igienica. (...) Il consumo è in continua crescita, (...) Eppure niente è così poco igienico come la carta in bagno che serve solo a “spalmare” eventuali residui organici in zone delicate e sensibili. Dico “eventuali” perché chi è in buona salute produce residui di giusta consistenza e ben lubrificati che non producono effetti collaterali. Gli animali selvaggi e sani non necessitano di carta igienica.
In effetti, non si può negare che canidi e felini in perticolare usino la lingua per l'igiene intima, e non c'è neppure bisogno che siano selvaggi, perché anche quelli domestici hanno conservato questa buona abitudine. Ma dovremmo farlo anche noi?
L'articolo continua.
Ognuno di noi ha avuto modo di sperimentare almeno in qualche occasione, immagino.
A questo punto mi domando: che cosa avremmo sicuramente sperimentato? Che gli animali selvaggi non usano la carta igienica o a non usarla noi?
Certo è che l'essere umano, a parte forse qualche raro caso, non riesce a provvedere all'igiene come i nostri cari animaletti domestici a causa di una difficoltà oggettiva causata dalla colonna vertebrale inefficace allo scopo.
Ma andiamo avanti.
La carta non garantisce alcuna igiene se non viene seguita da un accurato lavaggio. E allora? Perché non passare direttamente al lavaggio? Tutti abbiamo in casa il bidet, invenzione europea del 1700, ma di cui si trovano esemplari rudimentali in alcune case della Roma imperiale. (...)
In oriente dove la civiltà dei consumi non ha ancora preso piede è consuetudine usare una piccola bottiglia d’acqua per l’igiene intima cui è dedicata esclusivamente la mano sinistra. Non vi sembra più sano?
Mi auguro che la bottiglietta non sia di acqua minerale altrimenti ricadiamo nel problema precedente dell'eccessivo uso di acqua in bottiglia.
Ma concedetemi una reminescenza. Nell'antica tradizione verbale italica, c'è un'altra soluzione pronta allo scopo. La poesia che segue è di autore anonimo (anche se alcuni studiosi l'hanno attribuita a Dante Alighieri, in aperto conflitto con la fazione che ne certificherebbe come autore Jacopone da Todi). Astenendomi da qualsiasi presa di posizione in merito, mi limiterò a riportarne la prima strofa.
Chi col dito il cul si netta,
tosto in bocca se lo metta.
Troverà così pulito
tanto il culo quanto il dito.
Torno a leggere l'articolo che non cessa di stupirmi.
Qualcuno ha calcolato che ognuno di noi consuma 64 km di carta igienica nella sua vita per cui occorre tagliare tra i 3 mila e i 12 mila km quadrati di foreste ogni anno. La superficie equivalente di una regione come l’Umbria o l’Abruzzo.
Zoe Morrison, mamma britannica, ha deciso di risparmiare su dentifricio, shampoo e carta igienica. Insieme alla creazione di un piccolo orto e ai pannelli solari sul tetto ha messo da parte 15mila euro in un anno!
Ottimo consiglio! Bene, san Tommaso per definizione, ho fatto un po' di conti e ho scoperto che:
- se non spendessi niente per l'illuminazione, gli apparecchi elettrici, il riscaldamento e l'acqua calda, dopo aver ovviamente trafugato i pannelli solari necessari (se li pagassi dovrei ammortizzarne il costo!), risparmierei al massimo 2500 Euro all'anno;
- aggiungendo il dentifricio, lo shampoo e il sapone, potrei arrivare a 3000 Euro;
- con i prodotti dell'orto, esageriamo, siamo a 4500 Euro;
- magari mi è sfuggito qualcosa (la carta igienica?) e arrivo a 5000.
Se la signora Zoe Morrison consumava 10.000 Euro all'anno di carta igienica, direi che ha fatto proprio bene a smettere di usarla!
martedì 21 agosto 2018
Il cugino del giaguaro?
Avanti, ditemi cos’è.
È un gatto col nasone, direte
voi. Più o meno…
È un felino. Questo senz’altro…
È un coso. In effetti…
Vi dico subito che non c’ha
i pois.
Non ha macchie, righe, quadratini, insomma non ha una pelliccia fantasia,
ce l’ha grigia o rossastra o forse marrone o ruggine. Perfino gli esperti felinologi (?) non sono d’accordo perché lo si vede poco in giro, e quindi c’è chi
lo fa biondo, chi rosso, chi castano, insomma, l’unica cosa su cui concordano è
che grazie a una pelliccia che non ha mai interessato le donne, si è salvato la
pelle in tutti questi anni e non rischia l’estinzione come il giaguaro, punto.
È anche uno che si fa i
fatti suoi, dicono, ma non mi risulta che leopardi e giaguari venissero
cacciati perché troppo impiccioni, quindi niente, gli è andata bene perché non
aveva mercato.
Al di là di questo, a me il
gatto col nasone piace molto, soprattutto in questa foto dove è venuto proprio
bene (di solito non è così fotogenico), e mi piace anche per le orecchie tonde
e quello che in questa foto non vedete ma ve lo dico io: bella coda, zampe corte e corpo
agile come una donnola… weasel, capito? Weasel cat, lo chiamano! Praticamente
un parente.
Ma lui vive in America, nelle foreste tropicali, dove come tutti i gatti caccia i roditori, roditori tropicali, ovvio.
Però ogni tanto si spinge fino agli insediamenti dove l'uomo alleva e coltiva.
E caccia i polli.
Guardate com'è fiero della sua felinità un po' spuria, tra la donnola e il gattone:
il suo nome è
Yaguarondi, o Jaguarondi, o Giaguarondo… chiamatelo come volete, tanto non lo incontrerete mai.
Martin.
Weasel, of course.
lunedì 13 agosto 2018
sabato 11 agosto 2018
venerdì 10 agosto 2018
10-08-2018 Pillole di benessere
«E questa nostra vita, via dalla folla, trova lingue negli alberi, libri nei ruscelli, prediche nelle pietre e ovunque il bene».
William Shakespeare
Buona giornata!
giovedì 9 agosto 2018
mercoledì 8 agosto 2018
Pillole di benessere
«Non dimenticate che la terra si
diletta a sentire i vostri piedi nudi e i venti desiderano
intensamente giocare con i vostri capelli.»
Khalil Gibran
Khalil Gibran
martedì 7 agosto 2018
Noi e il mare
«Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza di riprovarci.»
Jim Morrison
Jim Morrison
venerdì 3 agosto 2018
mercoledì 1 agosto 2018
La resilienza
Da alcuni anni, c'è un vocabolo che è
saltato agli onori della cronaca, passando da un significato
prettamente scientifico a uno di uso comune, questa parola è
resilienza.
Il termine deriva dal latino e
significa “saltare indietro, ritornare in fretta, rimbalzare”.
In fisica, resilienza è la capacità
di un materiale di assorbire energia quando viene sottoposto a forze
dinamiche applicate in tempi brevi. Non è quindi sinonimo di
resistenza, in quanto il materiale resiliente non si oppone né
contrasta l'urto tanto da spezzarsi, bensì lo ammortizza e lo
assorbe in virtù della propria struttura e delle proprietà
elastiche. Materiali con una buona resilienza sono, per esempio, gli
acciai, mentre risultano più fragili le ghise. La resilienza si
determina con apposite prove d'urto per verificare la resistenza alla
rottura a seguito di sollecitazioni dinamiche.
Dal significato stretto si è assistito
a un proliferare di estensioni: in ecologia, resiliente è un sistema
ecologico capace di tornare velocemente al suo stato iniziale, dopo
essere stato sottoposto a perturbazione; in ambito tessile,
resiliente è un tessuto in grado di riprendere la forma originale,
senza strapparsi, dopo una deformazione; in campo economico,
resiliente è un'organizzazione che sa riprendersi dalle difficoltà,
uscendo positivamente anche dalle situazioni negative; per le scienze
sociali, resilienza è la capacità di un individuo o di un gruppo di
superare le avversità della vita utilizzando le proprie risorse
mediante la proiezione nel futuro; in psicologia, resiliente indica
la capacità di recuperare l'equilibrio psicologico a seguito di un
trauma.
In quanto raffigurazione di una sorta
di “elasticità psichica” e della capacità di sostenere gli urti
della vita senza spezzarsi, di affrontare e superare le avversità,
la parola resilienza sembra incarnare il simbolo dell'epoca attuale,
in cui il termine crisi domina la scena umana, sociale, economica,
politica ed ecologica mondiale.
E veniamo ora alla parte che ci
interessa di più, quella riguardante l'anima umana, la psyché.
Qui la resilienza indica la capacità
di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici; è il
riorganizzare positivamente la propria vita davanti alle difficoltà;
è il sopravvivere, senza soccombere, con spirito di adattamento ed
elasticità mentale; è il sapersi ricostruire, restando sensibili
alle opportunità che l'esistenza offre.
Una persona dimostra di essere
resiliente se, nel bel mezzo di circostanze avverse, riesce a
fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla
propria esistenza, restando fedele alla propria identità, e persino
a raggiungere mete importanti.
La parola chiave è elasticità.
Esattamente come lo era in fisica per i materiali resilienti.
Questa attitudine rinforza l'essere
umano, ma gli permette anche di trasformarsi ed evolvere nel rispetto
della propria essenza. Bisogna, infatti, sottolineare che il
materiale resiliente assorbe il colpo, reagisce, ma non tradisce mai
la propria struttura originaria.
Questa facoltà è insita nella natura
umana, ma non sempre si manifesta ed è quindi una qualità da
coltivare.
Fino ai sei-sette anni, i bambini hanno
una notevole capacità di resistere ai traumi e di trovare
autonomamente le risorse per reagire e strutturare una propria
personalità, ma la resilienza si altera nel tempo in rapporto
all'esperienza e al modificarsi dei processi mentali che a essa
sottendono.
Troviamo, pertanto, capacità
resilienti di tipo istintivo (tipiche dei primi anni di vita, quando
i processi mentali sono dominati dall'egocentrismo), di tipo
affettivo (tipiche della maturazione affettiva e razionale, quando si
strutturano i valori, la socializzazione e il senso del sé) e di
tipo cognitivo (quando l'individuo può utilizzare le facoltà
intellettive simbolico-razionali).
Una resilienza adeguata è il risultato
dell'integrazione di questi tre elementi: istintivo, affettivo e
cognitivo. E non è soltanto la voglia di sopravvivere a tutti i
costi, ma è anche e soprattutto la capacità e la volontà di usare
l'esperienza maturata per costruire un futuro migliore.
lunedì 30 luglio 2018
Le imprese dello sciamanesimo sono racchiuse nel corpo umano
Come diceva l'antropologo Carlos Castaneda:
«Tutte le facoltà e le potenzialità e le imprese dello sciamanesimo, dalla più semplice alla più stupefacente, sono racchiuse nel corpo umano».Ed è proprio partendo dal corpo umano che la Dermoriflessologia parte per istaurare un dialogo con l’anima e la dimensione più sottile e misteriosa dell’esistenza.
La Dermoriflessologia è una disciplina olistica dedicata al benessere psicofisico e all’evoluzione spirituale, che unisce antiche conoscenze esoteriche con le scoperte dello scienziato italiano Giuseppe Calligaris. Si avvale di una tecnica riflessologica che interagisce con l’energia psicofisica attraverso semplici stimolazioni cutanee.
La Dermoriflessologia si basa sulla capacità del corpo di conservare memoria del proprio vissuto e su quella della pelle di essere uno specchio fedele di corpo e anima. Emozioni e pensieri influenzano lo stato fisico, le condizioni fisiche influenzano pensieri ed emozioni. Questa relazione si riflette sulla pelle, dove possiamo individuare i flussi energetici e le memorie cristallizzate nel corpo.
La Dermoriflessologia consente di:







Da Calligaris alla Dermoriflessologia
Da oltre vent'anni Flavio Gandini e Samantha Fumagalli hanno compiuto numerose ricerche che hanno confermato la validità delle scoperte di Calligaris sulle Linee e sulle Placche cutanee, ma hanno anche arricchito la materia con procedure sempre più mirate per intervenire sui singoli problemi e hanno portato alla luce nuove Placche e nuovi sistemi cutanei.
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