Samantha Fumagalli - Se la pelle potesse scegliere

Le interviste surreali di Ivan lo Stupido

Oggi sono intimidito, quasi mi verrebbe l'impulso di fare un'intervista seria.
Ma, no! devo riprendermi... Per quanto il testo di cui parleremo sia un saggio di indubbia utilità, non posso lasciarmi corrompere.
Ivan: Buongiorno, Samantha. Il Dossier di Dermoriflessologia Se la pelle potesse scegliere mi è sembrato un po' differente dai libri che hai pubblicato in precedenza. In primo luogo, è sintetico nonostante tratti un argomento che avrebbe potuto riempire un'enciclopedia. Ti senti una grafomane pentita?

Samantha: Stai dicendo che di solito sono prolissa? Va be', per rispondere alla tua domanda, direi che ci sono argomenti che risvegliano in me il dono della sintesi. Come lettrice, mi piace che un manuale sia pratico, esauriente e veloce da consultare, per questo ho cercato di offrire un prodotto con tali caratteristiche.

Ivan: Oppure anche tu sei stata colpita dalla sindrome del lettore che non legge? Secondo me è una bufala, però, a sostenere questa opinione non siamo rimasti in molti. Qual è il tuo parere in proposito?

Samantha: Considerando le oscillazioni delle classificazioni tassonomiche, la crisi cultural-esistenziale, l'estate più torrida degli ultimi novant'anni e le ondate di freddo polare di provenienza equatoriale, direi decisamente di no.

Ivan: E che cosa ne pensi delle auto con il cambio automatico sequenziale?

Samantha: Estrapolando i significati e trasportandoli su un piano parallelo, ti dico che la frase "cambio automatico sequenziale" evoca in me scenari psicologici catastrofici. Vorrei sperare che per le automobili il discorso sia diverso, ma non sono molto ottimista in proposito.

Ivan: Facciamo finta che io sia un tuo lettore, che ci incontrassimo per caso al bar, che ti riconoscessi perché ho visto la tua foto su Internet e che ti chiedessi di autografare il libro che ho appena comprato, che cosa faresti?

Samantha: Prenderei la copia di Harry Potter e l'Ordine delle Fenice, che mi tendi con mano trepidante, farei un autografo con dedica e non ti deluderei svelandoti che non sono J.K. Rowling. Poi salirei sulla mia auto con cambio automatico sequenziale e sgommerei via.
champignon

Ivan: Ora devi convincermi che, per essere più bello di quanto già sono, devo mettermi sott'olio come uno champignon. Che argomenti sfoderereresti?

Samantha: Be', nel tuo caso ti chiederi un atto di generosità. Non potendo renderti più bello di come sei, mi sentirei di proporti qualcosa alla Suskind. Hai presente il libro Il Profumo? Niente di così truce, intendiamoci, ma potresti immergerti per quaranta giorni in olio extravergine d'oliva per cedere una po' della tua essenza e creare così un oleolito miracoloso...

Ivan: Ottima idea, penso però di seguire il tuo consiglio con la prima luna nuova di primavera. Comunque, a parte le questioni personali, tornando al benessere, la mia curiosità mi ha spinto a fare alcune ricerche che mi hanno posto di fronte ad affermazioni di tutti i tipi. Per esempio, ho trovato che il consumo quotidiano di olio d'oliva è di 30 grammi circa al giorno, ma anche che il fabbisogno di vitamina E (che l'olio extravergine di oliva contiene) ne richiederebbe mezzo litro. Come mi devo regolare?

Samantha: Mezzo litro di olio extravergine d'oliva ti "regala" 4000 calorie. Fatti i tuoi conti...

Ivan: Questa saggezza ti deriva dalle conoscenze precedenti o è un dono di natura?

Samantha: Un dono di natura.

Ivan: Devo chiarire un altro dubbio: la Dermoriflessologia, cui anche questo manuale fa capo, è una tecnica olistica. Anche il termine olistico deriva dallo stesso prefisso dell'olio?

Samantha: Per la precisione, la parola olio deriva dal latino olĕum e dal greco élaion e si riferisce a sostanze dotate di untuosità, ovvero grassi liquidi a temperatura ambiente. Mentre il termine olismo viene dal greco hòlos, che significa "tutto intero". Insomma, questa dotta digressione per dirti che la Dermoriflessologia non è un grasso liquido a temperatura ambiente, ma una disciplina che considera l'essere umano un tutt'uno, fatto di corpo e anima. Ho dissipato il tuo dubbio?

Ivan: Chiaro! Ora, la domanda più scontata e crudele: perché, dopo aver pubblicato sette saggi con editori tradizionali, hai optato per l'autopubblicazione? Mi raccomando, sfodera tutta la diplomazia di cui sei capace.

Samantha: La parola diplomazia mi evoca una torta o un politico. Diciamo che scelgo la torta e, se mi inviti a cena, davanti al dessert, risponderò con piacere alla tua domanda. Come la vedi?

Ivan: La torta la vedo bene! E perché hai scelto, per l'edizione cartacea, il formato 14x20?

Samantha: Hai mai sentito parlare di formule matematiche porta fortuna, di combinazioni cabalistiche, di alchimie numeriche? Bene, non c'entrano niente!

Ivan: Infine, visto che sei una promotrice di G&V, vuoi rendere palese il significato di questa sigla?

limoncello
Samantha: Ecco, questo invece c'entra con l'alchimia, quindi te ne parlerò quando arriviamo all'ammazzacaffè.

Ivan: Pertanto, pur terminando quasta intervista con alcuni dubbi irrisolti e con un discreto appetito, non posso fare altro che congratularmi con l'Autrice per la sua sana reticenza, virtù che non ha assolutamente applicato alla stesura del libro che, invece, è chiaro ed esauriente.

Ivan lo Stupido

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