A poco servono le rassicurazioni e gli incoraggiamenti, quando la pagina bianca ha la meglio sulla volonta di imprimervi sopra qualcosa di significativo.
Ma, forse, sapere di condividere questo dramma con qualcuno di veramente famoso, qualcuno che ha lasciato una traccia indelebile nella storia della letteratura, potrà essere uno sprone per superare la difficoltà.
Sentiamo, allora, cosa scrive Ernest Hemingway a proposito del primo approccio alla pagina bianca:

A volte, quando stavo cominciando una nuova storia e non sapevo come andare avanti, mi sedevo di fronte al fuoco e spremevo la buccia di piccole arance sul bordo della fiamma e guardavo lo scoppiettare del blu che facevano. Mi rimettevo in piedi, guardavo oltre i tetti di Parigi e pensavo: «Non preoccuparti. Hai sempre scritto prima e scriverai adesso. Tutto quello che devi fare è scrivere una frase vera. Scrivi la frase più vera che conosci».
Così scrivevo una frase vera e poi partivo da qui. Era facile perché c’era sempre una frase vera che conoscevo o che avevo visto o che avevo sentito pronunciare da qualcuno. Se avessi cominciato a scrivere in maniera elaborata, o come qualcuno che introduce o presenta qualcosa, mi sarei visto costretto a tagliare quest’orpello e a ricominciare con la prima vera semplice frase che avevo scritto.
Possiamo anche noi partire dalla frase più vera che conosciamo? Perché no! Non ci resta che provare.
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